Pubblichiamo questo contributo dell’amico Maurizio Castelli, già assessore provinciale all’agricoltura e coordinatore del Comitato tecnicio scientifico della fondazione ITS.
Da tempo gli imprenditori e le imprenditrici agricole con le rispettive organizzazioni professionali insistono sulla necessità di una maggior specializzazione degli operatori e dei tecnici agricoli.
Nell’anno 2017 le istituzioni mantovane hanno raccolto l’invito a promuovere la costituzione di un Istituto Tecnico Superiore (ITS), dedicato al sistema agroalimentare, qui definito sostenibile. Due anni di corso, 1.800 ore complessive di lezione, comprese 320 di stage in azienda ripartiti nei due anni, sono la proposta per conseguire il diploma superiore di quinto livello.
Al corso possono accedere i diplomati, non necessariamente periti agrari, anche se questi sono in larga misura presenti nelle classi. Ma non mancano diplomati provenienti dai licei o da altri diplomi tecnici. Dopo un percorso burocratico complesso il primo corso per tecnico superiore per l’agro-alimentare sostenibile inizia a Mantova, presso la sede dell’Istituto “Strozzi”, a partire dal 14 febbraio 2018. Una data inusuale per l’inizio di un anno scolastico, ma resta una data singolare per la contemporanea ricorrenza di San Valentino, della prima giornata della Quaresima 2018 e di una festa storica a Casteldario, ove ricorre la “Bigolada”. Che è una festa laica con la distribuzione di un piatto di “magro”, spaghettoni con le “sardelle”, visto che si tratta della prima giornata di Quaresima.
E’ stata anche l’occasione per iniziare l’anno con una prima uscita sul territorio. Infatti la classe di corsisti è stata ricevuta a Casteldario, qui è intervenuto il Presidente del Comitato fieristico, e di seguito si è passati alla degustazione del piatto tradizionale. Un primo segno per caratterizzare un corso “operativo” che dedica un interesse primario allo studio del territorio e alla conoscenza delle principali imprese di produzione agricola e di trasformazione delle produzioni agricole. Ma anche una precisa impostazione didattica fondata sul sopralluogo.
In questi anni i corsisti hanno potuto visitare imprese, allevamenti e industrie di trasformazione non solo a fini conoscitivi ma anche per cogliere le realtà capaci di offrire posti di lavoro. Gli anni di Covid hanno limitato queste attività ma ora, proprio a partire dalla recente visita agli allevamenti Margherita e alla nuova sede, sempre a Pegognaga, della cooperativa San Lorenzo, l’attività didattica ha ripreso il corso normale. Ivi compresi gli stage aziendali che vedranno impegnati i corsisti a partire dalla fine di febbraio. Poi, in aprile, è prevista la settimana di permanenza in Olanda, si parteciperà a Floriade, lezioni e visite in lingua inglese, infine il completamento del corso e gli esami per l’abilitazione previsti per i primi di luglio. Un programma in continuo aggiornamento tanto che ora nelle principali discipline tecniche compare sempre più spesso il termine “digitale”.
Anche questo come segno dei tempi verso il futuro, ora nella scuola e poi nel lavoro.