I concimi idrosolubili vanno sciolti correttamente
Tutti gli aspetti pratici della fertirrigazione in un workshop ad Eima l’11 novembre
L’aspetto più delicato nella tecnica della fertirrigazione è la preparazione delle soluzioni nutritive concentrate da iniettare nel sistema microirriguo. Occorre infatti garantire la loro stabilità chimico-fisica nel lungo periodo, evitando la formazione di precipitati o sospensioni, e contemporaneamente ottimizzare il tempo impiegato dall’operatore nella loro preparazione.
Il modo più efficiente, economico e versatile per garantire apporti completi e contemporanei degli elementi nutritivi necessari (macro, meso e microelementi) nelle soluzioni nutritive concentrate, è l’utilizzo di concimi idrosolubili in forma solida (cristalli o polveri).
L’impiego dei concimi idrosolubili in forma solida impone la conoscenza del tempo necessario per la loro completa solubilizzazione (che dipende, per ogni singolo formulato, dalla temperatura dell’acqua e dalla quantità (kg/100 l) che si vuole solubilizzare), e della compatibilità fra i vari composti chimici (tab. 1), che peraltro può anche risultare compromessa dalla durezza dell’acqua e dal suo contenuto salino.
La gestione della fertirrigazione con l’impiego di soluzioni concentrate e stabili, preparate in modo specifico tramite la solubilizzazione dei concimi idrosolubili, consente di apportare, con l’ausilio di pompe o sistemi di iniezione nel sistema irriguo, la quantità di concime in modo proporzionale al volume d’adacquamento (fertirrigazione proporzionale). La fertirrigazione proporzionale garantisce il controllo della concentrazione finale sulla pianta (g/l) e il relativo rapporto e bilanciamento fra i vari elementi nutritivi in funzione della fase fenologica durante tutto il periodo di fertirrigazione. La gestione della concentrazione finale sulla pianta durante la fertirrigazione, impedisce di eccessi di salinità, antagonismi fra elementi nutritivi e rischi di fitotossicità che invece possono verificarsi con la fertirrigazione quantitativa, se non gestita in modo corretto.
L’importanza del dissolver
L’utilizzo di specifiche attrezzature denominate dissolver consente il miglior risultato in termini di solubilizzazione dei concimi idrosolubili in forma solida. I dissolver garantiscono una agevole e completa solubilizzazione in virtù del rimescolamento controllato dell’acqua. I dissolver sono tipicamente costituiti da un contenitore di adeguata capacità (1.000÷2.000 l) per contenere il volume complessivo (litri) della soluzione concentrata che si vuole iniettare, e da sistemi idraulici per il rimescolamento dell’acqua posizionati all’interno del serbatoio.
Tali sistemi di rimescolamento per la solubilizzazione controllata sono costituiti da agitatori idraulici: in un caso il sistema è dotato di ugelli allineati lungo un’asta collocata sul fondo del contenitore che è posta in rotazione sotto la spinta del getto di uscita; nell’altro caso la presenza di un disco rotante opportunamente sagomato garantisce l’insorgere di un vortice ad asse verticale responsabile del rimescolamento della miscela. In entrambi i casi la soluzione è mantenuta in agitazione in modo costante e continuo per il tempo necessario, senza obbligare l’operatore ad eventuali rimescolamenti manuali, con conseguenti perdite di tempo e rischi di errori. La possibilità di avere nei dissolver i cestelli di presolubilizzazione agevola ed accelera l’operazione di solubilizzazione.
La soluzione stabile preparata nel dissolver può essere iniettata direttamente in linea nel sistema irriguo o essere travasata e conservata in altri contenitori, per poi essere iniettata successivamente. L’iniezione diretta della soluzione dal dissolver necessita della presenza di una pompa integrata al dissolver o di altri sistemi di iniezione (sistemi di iniezione Venturi, Amiad, elettriche, …).
I dissolver sono alimentati da motori elettrici (ad esempio motore elettrico indipendente a 380 volt trifase o 220 volt monofase, 50Hz, 0,37 KW) (foto 1) oppure da motori a scoppio 4 tempi benzina (foto 2), che sostengono l’agitazione idraulica e l’eventuale iniezione della soluzione, nell’impianto o in altri contenitori di stoccaggio.
Alternativa al dissolver
In genere il tempo necessario alla preparazione di una cisternetta da 1.000÷2.000 l di soluzione concentrata utilizzando concentrazioni medie di circa il 15÷20% p/v (kg/100 litri) di concime, si attesta in circa 15÷20 minuti.
Nella preparazione delle soluzioni concentrate, in alternativa ai dissolver, possono essere impiegati i tradizionali atomizzatori per antiparassitari, dove sia garantito il rimescolamento tramite il riciclo dell’acqua e l’utilizzo di eventuali cestelli di presolubilizzazione. Con l’impiego dei tradizionali atomizzatori bisogna accertarsi che la botte e le attrezzature meccaniche ed idrauliche, in particolare la pompa, siano compatibili con soluzioni acide e saline, ed in ogni caso occorre lavarli dopo l’uso per evitare danneggiamenti all’apparecchiatura.
Aspetti pratici per la preparazione delle soluzioni concentrate
– Possibilmente non deve essere utilizzata acqua fredda (< 10 °C). È consigliabile riempire con acqua il contenitore dove sciogliere il concime qualche ora prima in modo che l’acqua raggiunga la temperatura ambiente (con acque con temperatura fredda < 10 °C evitare di sciogliere oltre 10÷15 kg di concime/100 litri).
– Per agevolare la solubilizzazione bisogna evitare concentrazioni particolarmente elevate. Si consiglia di sciogliere in media circa 15÷25 kg/100 l in funzione del tipo di concime. Bisogna sempre controllare le specifiche tabelle di massima solubilità per concime in funzione della temperatura (tab. 2) per non incorrere in grossolani errori.
– Si consiglia di non riscaldare l’acqua per incrementare la solubilità, poiché se la temperatura dell’acqua nel tempo si abbassa c’è il rischio di formazione di precipitati e ricristallizzazione.
– Quando si utilizza nitrato potassico o concimi a base di nitrato potassico la temperatura dell’acqua diminuisce (effetto endotermico) e si incrementa il tempo di solubilizzazione proporzionalmente alla concentrazione di concime (tanto più è alta la concentrazione tanto maggior risulta il tempo di solubilizzazione). Solitamente, nelle usuali condizioni operative e mantenendo la soluzione in agitazione, con i concimi NPK a base di potassio nitrato in circa 10 minuti la solubilizzazione è completa, com il potassio nitrato (Multi-K) in circa 15 minuti; ricercando concentrazioni medio-alte i tempi si possono allungare.
– La concentrazione della soluzione madre va definita in funzione della concentrazione voluta sulla pianta (acqua in uscita dal gocciolatore). Lavorando sulla concentrazione della soluzione madre e sulla portata della pompa di ferti-iniezione si può modificare la concentrazione voluta nella soluzione finale (g/l).
– Per agevolare la solubilizzazione del concime si consiglia di acidificare l’acqua prima di versare il concime in polvere utilizzando acido ortofosforico 85% [C] (Haifa P) alla dose di 0,5÷1 l/m2 di soluzione. Quando si versa l’acido è necessario rimescolare bene la soluzione.
– Nella preparazione delle soluzioni concentrate si consiglia l’uso di acido ortofosforico al 85% [C] (Haifa P) poiché non emana fumi (no pericolo per inalazione), a contatto con la pelle non è immediatamente caustico (basta lavarsi), non reagisce in modo violento a contatto con acqua (si può versare nell’acqua o versare acqua nell’acido che non avviene nessuna reazione violenta particolare a differenza degli altri acidi); si consiglia di non miscelare l’acido ad alte concentrazioni con chelati e sostanze ossidanti (es. Multi-Ox ZMn). Quando si versano acidi o sostanze ossidanti gli occhi devono essere protetti.
– Nella preparazione di soluzioni concentrate si deve iniziare la solubilizzazione dei concimi in polvere o cristalli da quelli a minor solubilità e finire con i prodotti più solubili. Ad esempio dopo avere acidificato l’acqua si consiglia di versare nell’ordine nitrato potassico (Multi-K), NPK solubile e poi finire con i nitrati di calcio e magnesio. Se sono previsti i concimi liquidi specifici o prodotti fisionutrizionali conviene immetterli nella soluzione alla fine della solubilizzazione dei concimi idrosolubili.
– Nel caso si formino dei depositi lattiginosi o flocculi durante la solubilizzazione dei concimi si può provare a dissolverli aggiungendo acidi e stabilizzando il pH della soluzione <2, mantenendo in agitazione la soluzione e, se necessario, diluendola aggiungendo altra acqua. Nel caso non si riescano a dissolvere i flocculi formati evitare di iniettare in linea la soluzione concentrata.
– Immettere nel dissolver quasi per intero il volume d’acqua previsto (almeno i 4/5) e poi iniziare a versare gradualmente il concime da sciogliere mantenendo l’acqua in agitazione (circa 2÷3 minuti a sacco da 25 kg) (disegno in alto), non vuotare il sacco del concime troppo rapidamente all’interno del contenitore. Dopo aver versato il concime aggiungere l’eventuale quantità d’acqua residua e mantenere la soluzione in agitazione per circa 10÷20 minuti. Prima di iniziare ad iniettare la soluzione concentrata nella rete microirrigua accertarsi che il concime si sia sciolto e che non sia in sospensione. Se non si è sicuri della qualità dei concimi utilizzati è consigliato lasciar riposare la soluzione alcune ore prima di iniettarla nel sistema per verificare eventuali interazioni negative (flocculazioni e precipitati) che potrebbero essersi formate nel tempo interagendo con l’acqua stessa.
– Non bisogna mai sciogliere il concime in poca acqua. Non conviene mettere il concime nel recipiente vuoto e poi versare l’acqua dopo sperando di solubilizzarlo (questo può avvenire in tempi brevi solo per certi formulati più solubili).
– Nella miscelazione di prodotti fare sempre attenzione alle tabelle di compatibilità tra concimi; nel caso si miscelino concimi contenenti solfati con concimi a base di potassio, non superare la concentrazione finale data dalla somma dei concimi di oltre il 10% p/v.
– L’impiego di concimi liquidi, a meno che non si sia sicuri delle materie prime utilizzate, rischia di veicolare potassio derivante da carbonati, cloruri o tiosolfati componenti che possono o indurre fitotossicità diretta (cloruri) oppure rischiare di formare dei precipitati o concrezioni nel sistema irriguo o nel terreno reagendo con il calcio (carbonati e tiosolfati).
– Nella scelta dei concimi per fare le soluzioni concentrate è necessario valutare il costo per unità fertilizzante (costo per 100 kg diviso il titolo in elementi nutritivi). Si verificherà che l’impiego di concimi liquidi in genere è nettamente più costoso dell’uso delle polveri idrosolubili, e che l’operazione di solubilizzazione è ampiamente ripagata con l’uso di dissolver.
(*) Haifa Italia srl
Fonte: http://www.terraevita.it/concimi-idrosolubili-vanno-sciolti-correttamente/