Parlare di Pegognaga, parlare della San Lorenzo e della San Isidoro per me è come parlare della mia famiglia, della mia vita.
Più di trent’anni fa, titubante, sono approdato in quel di Pegognaga perché volevano fare un corso innovativo per quel tempo: conoscere i meccanismi del cooperativismo.
E da lì è partito tutto, prima San Lorenzo, poi Agripromo, poi Consorzio 3p e infine San Isidoro.
Giovani, giovanissimi allora, con una gran voglia di correre, fare, costruire e soprattutto rischiare mettendosi in discussione senza etichette, senza padroni: liberi per vivere la loro grande passione per l’agricoltura e per ilo loro futuro.
Ed io!!!
Io mi sono lasciato trasportare e coinvolgere da quell’impeto facendomi partecipe di questa loro idea che, sinceramente, mi era congeniale sposando la loro mission di agricoltura e di umanità.
Un’agricoltura sempre giovane, sensibile al nuovo, capace di rischiare e di aprirsi al mondo; mai isolandosi, ma continuamente presente nella società civile con i valori che ci sono propri.
Amicizie nate e consolidate, alcune molto forti che mi hanno accompagnato e mi accompagnano tutt’ora: vere colonne della mia vita.
E purtroppo arriva anche un periodo di passaggio, quasi un oblio, strade che si sono allontanate, ma mai nel cuore abbandonate.
Poi il ritorno per una nuova avventura, ancora con quei valori, quei sentimenti, quell’entusiasmo un po’ frenato dall’età e dall’esistenza, ma comunque sempre forte.
Ricominciare! Sì ricominciare! Con chi, se non con i giovani?
Sì, per i giovani, perché possano trovare nella San Isidoro e nella San Lorenzo quegli strumenti per la loro crescita, per quella formazione loro necessaria e per la loro ricerca di una ”casa” dove trasportare le loro aspirazioni e la loro visione di vita e di lavoro.
Conoscersi, apprezzarsi, coltivare in un team (aspettiamo un nome da dare) tutti quegli stimoli e quelle idee che la voglia giovanile di crescere comporta.
Allora ci basta dire:
Sono qui, siamo qui!!!