Nel 2022 la Nutristar ha festeggiato i primi 25 anni di attività. Un bel traguardo per un’azienda integratoristica nata a Reggio Emilia alla fine degli anni ‘90 sull’onda della passione per la nutrizione delle vacche da latte.
Questi 25 anni sono stati caratterizzati da un significativo e progressivo cambio di scenario della zootecnia da latte: meno stalle, sempre più grandi, animali più produttivi, marginalità degli allevatori in continua contrazione.
Dal canto suo, in questo quarto di secolo anche Nutristar si è evoluta ed è cresciuta: da piccola ditta commerciale ad azienda che si occupa di nutrizione dei ruminanti, con oltre 60 tecnici che operano in tutta Italia e che fonda le radici del suo successo su un metodo di approccio tecnico-analitico chiamato Ruminology.
Alcuni avranno pensato che la parola Ruminology ricorda il nome di una setta. Ed in effetti potrebbe anche essere così: ovviamente ci riferiamo ad una “setta” di nutrizionisti con innata passione per l’alimentazione dei ruminanti, affascinati dal complesso e per certi versi ancora sconosciuto sistema digestivo poligastrico.
Ci è anche stato fatto notare spesso che è sorprendente che un’azienda mangimistica stia dedicando energia e risorse allo studio della fibra e dei foraggi per massimizzarne l’inclusione nella dieta: per noi invece questo è la base del nostro lavoro.
Nei ruminanti è la fibra che governa il “sistema vacca”, quella componente della dieta che, ricordiamolo, è (o dovrebbe essere) in gran parte autoprodotta e sulla quale viene costruita la razione e quindi anche il prodotto mangimistico.
Lavorare seguendo la naturale fisiologia dell’animale con un approccio basato sulla foraggicoltura è possibile anche per una azienda che produce mangimi, grazie al metodo Ruminology.
Ruminology è un insieme di strumenti ed analisi che nell’insieme costituiscono l’approccio tecnico di Nutristar negli allevamenti, la risposta al motto “Pesa e misura, mai paura!”.
Si parla e si legge spesso di precision feeding, alimentazione di precisione, inapplicabile senza un metodo di controllo analitico preciso e frequente.
I numeri, quelli presenti sui certificati di analisi di diete, foraggi e latte sono informazioni preziose a disposizione del nutrizionista e dell’allevatore per monitorare il proprio lavoro e prendere decisioni che possono essere strategiche sul piano del benessere animale piuttosto che sulla redditività dell’azienda.
I numeri permettono di fare scelte oggettive, non dettate dall’emotività.
Questi numeri provengono da RumiLab, il moderno laboratorio interno di Nutristar, che esegue migliaia di analisi ogni mese e su cui si sono concentrate imponenti risorse finanziarie e umane.
L’obiettivo ambizioso di Nutristar è affiancare in modo qualificato gli allevatori nella sfida quotidiana di avere mandrie performanti e sane, aziende efficienti e redditizie, proiettate nel futuro.
Perché un’azienda commerciale investe in un laboratorio che non solo fornisce un servizio, ad oggi gratuito, di analisi su foraggi, TMR, latte e sviluppa un settore di ricerca e sviluppo con sofisticate strumentazioni per studiare la microbiologia ruminale e le relazioni tra dieta e impatto ambientale?
La risposta più semplice è che siamo curiosi. Ma non basta: abbiamo fede nell’innovazione e nella conoscenza scientifica come elemento trainante per creare nuovi prodotti e fornire soluzioni all’avanguardia ai propri clienti.